Epulide gravidica, sintomi, cause e cura | Violante Studio | Dentisti Foggia
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Epulide gravidica, sintomi, cause e cura

L’epulide gravidica è una delle varianti dell’epulide gengivale, che si manifesta molto comunemente nella bocca delle donne incinte.

Nel dettaglio, si tratta di una lesione tumorale di tipo cistico che solitamente si viene a formare sulla gengiva, a cavallo tra un dente e l’altro, che non va assolutamente a ledere la salute del bambino.

Per prevenire questa malattia, che può manifestarsi in diverse dimensioni, ci sono dei trattamenti igienizzanti che riguardano non solo la bocca ma l’intero cavo orale. Ciò che conta è non utilizzare collutori a base di Clorexidina, elemento che non è stato, ad oggi, ancora sottoposto ai test di teratogenicità.

Anche se l’epulide gengivale che si manifesta in gravidanza non è mai (o quasi) un tumore di natura maligna, è consigliabile curarla in maniera repentina, per evitare che il problema possa degenerare. In seguito alla comparsa di tali lesioni, a formazione di noduli già avvenuta, ci sono infatti dei trattamenti che si possono mettere in pratica, anche nel corso della gravidanza. La rimozione chirurgica del problema è indicata soltanto come step finale, quando le cisti sono particolarmente sanguinose e se il dolore diventa insopportabile. Ci sono anche dei casi in cui l’epulide gravidica va via da sola, al trascorrere dei nove mesi.

Epulide Gravidica: quali sono i sintomi della malattia gengivale

L’epulide gravidica si manifesta con un gonfiore ed un arrossamento del tessuto gengivale, che man mano può diventare più ingombrante e fastidioso. Nella sua fase iniziale, questa patologia potrebbe essere confusa con un ascesso dentale, o con una gengivite: se notate la presenza di un rigonfiamento della corona dentale, durante la gravidanza, è sempre indicato rivolgersi al proprio dentista di fiducia in maniera subitanea, così da verificare la reale natura del problema. Nel corso di qualche giorno o settimana, la patologia tenderà con molta probabilità a degenerare, presentando delle lesioni di varia dimensione ed un dolore crescente. Tra i sintomi dell’epulide più diffusi c’è infatti il mal di denti ed il dolore alle gengive. Oltre che per questi disturbi, altri campanelli d’allarme relativi alla patologia gengivale preparto sono: alitosi, dolore alla mandibola, mobilità dei denti e formazione di noduli all’interno del tessuto connettivo della gengiva o del paradonto.

Le cause dell’epulide gravidica

L’informazione è uno dei mezzi più importanti ed efficaci che una donna ha a disposizione per affrontare la propria gravidanza in maniera positiva e coscienziosa, senza dover incorrere in fastidiosi problemi che talvolta possono dare vita a delle patologie anche gravi, sia per la mamma che per il bambino che porta in grembo. Anche se il livello di formazione di base sull’argomento ”gravidanza” oggi è molto più elevato – grazie ai corsi preparto, ai numerosi libri dedicati al settore e alle notizie che circolano in rete – ci sono ancora delle ragazze che vivono i 9 mesi che precedono il concepimento in maniera non del tutto cosciente, ignorando delle importanti regole di base di cui tener conto. Tra queste vi sono le norme di igiene orale, che quando non sono seguite rappresentano una delle principali cause dell’epulide gravidica. Se la pulizia dei denti non è accurata e continua, in gravidanza più del normale, molto probabilmente si incorrerà nella creazione di placca dentale e tartaro, degli accumuli batterici dannosi per il tessuto gengivale.

Un’altra delle cause dell’epulide gravidica è lo sbalzo ormonale derivante, appunto, dall’attesa di un bambino. Alcuni dei recettori del progesterone e degli estrogeni, infatti, risiedono proprio all’interno del tessuto gengivale.

Come curare l’epulide gravidica

Per curare questa forma benigna di tumore durante la gravidanza non esistono sciroppi o pillole che possano produrre un risultato concreto. Per tener testa al problema è consigliabile andare a rimuovere a fondo la placca batterica attraverso una pulizia professionale dei denti ed utilizzando collutori specifici e filo interdentale con regolarità. Qualora la problematica dovesse persistere, si dovrà procedere con la rimozione chirurgica dell’escrescenza di carne che si è venuta a formare.

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